SPIAGGIA ZICATELA (OAXACA), 2004: Il barista conosciuto da tutti, Tiberio, è stato costretto a lasciare dopo 18 anni Puerto Escondido, il paese messicano di fama mondiale per i surfisti di tutto il mondo. Adesso si trova in Italia a scontare una vecchia per detenzione di sostanze stupefacenti negli anni 1995/96/97. Ha scontato una parte della condanna nelle prigioni europee per una durata di 16 mesi, ma adesso il governo italiano preme perché lui sconti un altro anno... 3 mesi...e 14 giorni.

Con spirito e generosità Tiberio oggi parla dei suoi futuri progetti in questa esclusiva intervista fatta da Salon Chingon, dove tra l'altro rivela la sua famosa ricetta per il mojitos – la bevanda preferita di Ernest Hemingway.

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Tutti i soldi andranno direttamente a Tiberio, che avrà il controllo esclusivo sulla gestione del fondo, senza burocrazia, senza interessi, a parte una commissione del 3% che fa parte della spesa della paypal, la compagnia che eseguirà il versamento direttamente sul conto italiano di Tiberio. I soldi raccolti per Tiberio serviranno a pagare il suo debito con la società. E lo faremo, perché siamo i suoi amici e per tutte le volte che ci siamo dimenticati di lasciargli la mancia, abbiamo bevuto gratis, o ce ne siamo andati senza pagare.

Per aiutare ulteriormente Tiberio vi faremo firmare alla fine di questo testo e vi assicurerete un invito all'inaugurazione del nuovo bar di Tiberio quando ritornerà in Messico.

Firmate la lista componendo il vostro indirizzo e mail nella casella cliccando «Save Tiberio!».

Ci siamo seduti al comedor Vicky, il posto preferito dai tassisti locali sulla collina dalla quale si dominava la spiaggia Zicatela mangiando pesce fritto, huachinango al mojo de ajo e bevendo birra ghiacciata... e così è cominciata l'intervista.

Salón Chingón: “Allora, vecchio amico mio, come ti chiami?”

Tiberio: “Tinarelli”

Salón Chingón: “Non ti ho mai fatto domande sul tuo passato. Allora… quando sei venuto per la prima volta a Puerto Escondido?”

Tiberio: “Sono venuto come turista nel 1986. Puerto praticamente non esisteva; qua a Zicatela c'era solo l'hotel Santa Fe e niente altro. Nel 1988 ho aperto un ristorante Il baffo d'oro. Nel 1990 ho spostato il ristorante a playa marinero. Nel 1992 ho aperto una lavanderia automatica e una sala giochi dove affittavo anche i motorini, ma per tutto questo tempo sono andato sempre avanti e indietro dall'Italia come turista.”

Salón Chingón: “Quando sono cominciati i tuoi problemi legali?”

Tiberio: “Sono tornato in Italia nel 1994 e da lì sono andato in Olanda. Nel novembre del 1995.la polizia olandese mi ha arrestato sulla base di una soffiata dall'Italia Qualcuno ha fatto il mio nome come complice di una storia di droga anche se non mi hanno trovato niente addosso. Ma ho trascorso 8 mesi in carcere e altri 8 in Italia, e quando mi hanno rilasciato non potevo lasciare l'Italia per il processo pendente. A mia moglie non piaceva più stare in Italia e cosi sono scappato. Ho attraversato l'oceano su una barca a vela dalla Francia per il porto mexicano di Veracruz e da lì sono tornato a Puerto Escondido. Ma ormai avevo perso il mio lavoro e la mia libertà per colpa di qualche spia e ho dovuto cominciare tutto di nuovo, ho iniziato a fare stampe di seta, magliette e avevo bisogno di un posto per venderle. così abbiamo affittato quella capanna di sasso che poi è diventata la Casa Babylon. Il 1 settembre del 1999. abbiamo cominciato a servire drink. Per quasi cinque anni ho lavorato notte e giorno, felicissimo e con solo un pensiero: che i clienti andassero via con il sorriso sulla faccia... adesso ho perso tutto di nuovo...

Salón Chingón: “Mi ricordo che lavoravi tutte le notti, chiudevi all'alba alle 4:30 di mattina e il bar era ancora pieno di gente...e dopo tutto questo ti ritrovavo ancora alle 7 di mattina E mentre io andavo a prendere caffè, tu sorvegliavi i muratori che facevano lavori a bar che era diventato doppio rispetto a quello che era prima. Quanto ci hai messo per finire la costruzione?”

Tiberio: “…sette mesi. Però non è che mi dovevo alzare presto solo durante i lavori, imi svegliavo presto di mattina per andare a comprare la menta fresca e il lime per preparare i mojitos. Per avere roba fresca al mercato bisogna andare presto.…”

Salón Chingón: Ti devo chiedere un gran favore, Tiberio... perché eri tu la vera ragione per andare a quel bar. Senza di te non è più la stessa cosa. Adesso che sei in Italia per i prossimi 15 mesi vorrei sapere se hai voglia di condividere con noi le tue ricette del mojitos e del capirina cosi che possiamo prepararli e brindare in tuo nome...

Tiberio: “Prima di tutto avete bisogno di lime, quello vero e di erba veeeeeera, la menta fresca... un bicchiere medio, giaccio, acqua minerale/gassssata e un bastoncino di legno rotondo per mescolare...

1 dado di zucchero
succo di una limetta
4 gambi di menta
“mescolare con l'amore”
riempire il bicchiere con giacchio tritato
riempire 3/4 di bicchiere con il rum....
1/4 con soda

un bicchiere medio
tagliare due meta di limetta in 16 parti
aggiungere 2 dadi di zucchero
“mescolare forte e con amore”
aggiungere il giacchio tritato
il rum per fare capirina
e la vodka per fare capiroska
“shakerare non mescolare”

1 caffè espresso
1 bicchiere medio pieno di giacchio
1 dado di zucchero
“shekerare con la violenza”

Nel film messicano Y Tu Mamá También per gran parte girato a Puerto Escondido e dintorni, c'è una scena in una palapa, un bar di paglia vicino a Roca Blanca (chiamata Boca del Cielo)... dove tre amici di avventura, la spagnola Luisa (Maribel Verdú) e due ragazzi dalla città del Messico, Tenoch (Diego Luna) e Julio (Gael Garcia Bernal) si ubriacavano di tequila. I due amici ridevano e insultavano a vicenda le proprie madri e sorelle, “alla tua ragazza che scopava dieci italiani in una volta....!!... a luigi... a francesco.. ...io brindo a Tiberio!!!!!.…” e facevano un altro giro brindando a “Tiberio!!!!!” E questa è praticamente la scena principale del film e uno dei brindisi era dedicato “a te e a tua madre...!!”

Il copione originale del regista Alfonso Cuaran e di suo fratello Carlos, prevedeva che gli attori dicessero: “io brindo ad Antonio”.. Poi la scena è stata modificata e questo conferma tutta la popolarità di Tiberio.

Salón Chingón: “Tutti lo sanno che il Tiberio di quella scena eri tu. Come è successo?”

Tiberio: “Loro sono stati qui a filmare per un mese e mezzo e tornavano sempre al bar. E siccome io non guardo la tv non li conoscevo, non sapevo che erano famosi attori, per me erano solo clienti molto divertenti... e cosi ci lasciavamo tutte le notti con sorrisi e abbracci.”

Salón Chingón: “Tu hai fatto questo per tanti artisti e scrittori,incluso me. Picasso ha capito il valore di essere contenti... un artista che sappia ridere e prendere la vita come un gioco è il più ispirato di tutti.

“Forse certa gente non capisce perche gli artisti girano intorno a te ...tu sei un giocoliere, che ricorda alle persone creative che la vita deve essere visuta,con gioia e divertimento.

“Mi ricordo che una notte durante il primo mese di casa babylon, la pittrice neo zelandese justine ward, entrò per prima volta e non se ne è più andata via... prima ti aveva dipinto l'insegna fuori, poi il menù... e alla fine ha fatto anche lavori di ristrutturazione e allargamento, sulle impalcature come Michelangelo e con sottili pennelli dipingeva sul muro simboli color oro e blu azzurro, che abbagliavano tutti quelli che passavano di là. La gente si fermava a far vedere agli altri quell'edificio come fosse un museo o la Cappella Sistina

Ecco perché io sono stato felicissimo quando hai accettato di diventare lo chief del bar per i Narco News School nel febbraio del 2003. Oltretutto ti sei esposto a un grande rischio andando a Merida, sapendo poi quello che sarebbe successo dopo...”

Tiberio: “Nella vita bisogna sempre affrontare i rischi. Non avevo mai lasciato Puerto Escondido per tre anni… Ho dovuto passare i duri blocchi della polizia e dell'immigrazione per arrivare a Merida, ma sono felicissimo di averlo fatto. Pensavo di venire e preparare dei mojitos per una qualsiasi conferenza e non mi aspettavo di incontrare tante persone interessanti...”

Salón Chingón: “L'ultimo giorno della conferenza hai parlato agli studenti di come anche tu volevi cambiare il mondo quando avevi 18 anni...”

Tiberio: “Si, ero inspirato dall'energia che si respirava...”

Salón Chingón: “Quando eri diciottenne il movimento anarchico aveva appena cominciato a svilupparsi nel nord Italia... i lavoratori occupavano le fabbriche.”

Tiberio: “E i tuoi studenti fanno la stessa cosa con la politica del giornalismo… forse dobbiamo rifare le stesse cose.”

Salón Chingón: “Allora finiresti di sicuro ancora in prigione.”

Tiberio: “Si mi era successo di andarci per un mese perché certe lotte era impossibile evitarle allora.”

Salón Chingón: “Tante persone che io conosco dopo una simile esperienza non avrebbero corso di nuovo gli stessi rischi. ricordo che dopo solo un mese dall' inaugurazione di casa babylon eravamo seduti in un caldo giorno quando a l'improvviso arrivò una scossa di terremoto di 7.4 scala di richter e proprio con epicentro a Puerto Escondido. Siamo schizzati fuori dalle finestre sulla spiaggia mentre le bottiglie dagli scaffali volavano dappertutto. Era veramente eccitante...”

“Ma, questo sulla spiaggia, sulle colline invece la gente aveva perso tutto, c'erano le frane, i morti... intere comunità tagliate fuori dal mondo e tu eri uno dei primi che raccoglieva collette per i disastrati fra i turisti per comprare medicinali e cibo per quella povera gente.

“Mi ricordo una cosa in particolare. Per essere sicuro che i soldi raccolti arrivassero a destinazione, sei andato personalmente a comprare le lastre di alluminio per coprire i tetti e altro materiale edilizio e non solo, l'hai portato personalmente al l'aeroporto, pieno di militari e polizia, perché da lì partivano gli aiuti per la sierra. polizia e militari erano li, e tu eri ricercato ma stavi faccia a faccia con loro senza paura di essere scoperto.

“Allora mi sono reso conto quanto amavi e ci tenevi al Messico e a tutta la gente della costa esmeralda e delle montagne. Ce l'hai ancora nel cuore il Messico ora che sei in Italia per scontare la tua sentenza?”

Tiberio: “Si, e ci tornero ancora. Le autorità locali erano tolleranti e io mi sono comportato sempre bene. Non mi hanno mai rifiutato. Io voglio veramente ringraziare tutto il popolo di Puerto Escondido per avermi accettato come un loro figlio clandestino e quelli che hanno pianto quando me ne sono andato.”

Salón Chingón: “Si, c'erano tante lacrime quell'aprile 27, certo c'erano anche le mie, ma tornando a Puerto Escondido... c'è qualcuno che vuoi particolarmente salutare...”

Tiberio: “Si, Georgina Mungaray Cruz del Hotel Los Delfinos, la chiamavo La Madre Espectacular, e Jose Luis Mendiola il mio partner in Hotel Arcoiris e a Casa Babylon , e voglio ringraziare anche l' Istituto Nazionale dell'Immigrazione di Puerto Escondido, per aver trattato il mio caso con professionalità e cura. E alla fine voglio tanto salutare Angela, la venditrice di amache di Juchitan che mi è stata tanto vicina per tanti anni.”

Salón Chingón: “Angela è rimasta l'unica vera attrazione turistica della spiaggia in tua assenza. Lei è tutto quello che abbiamo in termini di rock star della vita quotidiana... Allora amico mio, Tiberio, volevo dire Tinarelli... voi dirci quale è la tua teoria sulla vita?”

Tiberio: “Puta!, questa si che è una domanda... io penso che dio aiuta quelli che aiutano se stessi. Quando hai un desiderio, tutto l'universo si mette a tua disposizione per poterlo esaudire: il mio desiderio è che un giorno avremo un altro bar a Puerto Escondido.

E il vostro lavoro, gentili lettori è creare questo universo che realizzerà i sogni di Tiberio. Dopotutto questo è anche il nostro desiderio, ma ormai noi siamo gia parte di questo universo... Viva Tiberio! Ciao Tiberio! Salviamo Tiberio!!!!!!!!

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